giovedì 20 settembre 2012

vorrei

Vorrei essere una chiocciola. Scivolare sulla superficie delle cose, lasciare labili tracce e rinchiudermi in me stesso quando il mondo mi è ostile.

martedì 1 maggio 2012

immersione regressiva

Mi sono comprato un kindle, un lettore ebook e mi sono subito messo a scaricare libri gratuiti che ho già letto. Pensavo d'usarlo solo per farmi una bella biblioteca portatile con tutti i libri che ho letto e i classici. Invece, un bel giorno, mi è arrivata un'offerta. Un libro a 0,99. Un euro per un libro da 16 euro di carta. Proviamo, mi sono detto. Tanto nessuno può sostituire il libro di carta. Ho scaricato il libro e mi sono messo a leggerlo. Non ho più smesso. L'ho finito in quattro ore. Ok, ho pensato, era un buon libro e la lettura non ne ha risentito. Ho notato però, che la mancanza dei numeri di pagina e la presenza della percentuale favoriva la mia lettura. Ho spento e mi sono comprato un libro di poesie, di carta. Me lo son goduto e portato in viaggio, però...
Passata una settimana, alle 11 di sera ho provato una sensazione che provavo nell'adolescenza. Un bisogno immediato di sparire in un libro, d'immergermi in una storia. Ho cercato nella mia biblioteca i libri comprati e non letti. Ne ho iniziati tre o quattro e niente che mi attirasse in sé. Così ho preso il lettore e ho cercato lì. E ho trovato quello che cercavo. Come i tabagisti che hanno il rifugio dei distributori automatici, ho scaricato il libro e ho acceso la lettura. Alle tre me ne sono andato a letto soddisfatto e la mattina dopo ho ricominciato e il pomeriggio, al ritorno dal lavoro, ho finito. 
Oggi l'ho rifatto: scaricato e letto.
C'ho pensato un po' su e mi sono reso conto che sto rifacendo quello che facevo nei momenti di crisi adolescenziale, mi rifugio nelle storie e il fatto che costino poco e che posso prenderle quando voglio e che ce ne siano a disposizione un'infinità è come avere la chiave  della bottega dei dolciumi.   

venerdì 30 marzo 2012

libro uccide libro che uccide realtà; o no?

La regola è molto semplice, appena hai letto un libro di 500 pagine che ti ha ingannato e non ti è piaciuto, recupera il libro che avevi abbandonato in un momento positivo e che narrava di cose negative. Deve essere un libro che vuoi leggere, che desideravi leggere, ora ti sembrerà leggero e ti coinvolgerà. E così dopo la delusione ho recuperato Libertà di Franzen, un libro di 600 pagine. In cinque giorni 1100 pagine. Quante parole? Non lo so ma molte di più di quelle che ho sentito e detto nello stesso periodo. 1100 pagine che, volente o nolente ti tolgono dalla realtà. E così è stato, uscito dalla realtà a sprazzi. Anni fa, molti anni fa, Elemire Zolla aveva scritto un saggio: Uscite dal mondo. L'ho anche letto e ho considerato tutte le possibilità per uscire dal mondo ma con Franzen è difficile farlo. Sì, anche lui intreccia storie  ma riesce a farci entrare il mondo. Almeno ci fa entrare il mio. E così, ecco la duplicità, il libro che entra nel mio mondo per farmene uscire e io che entro nel mondo del libro per rientrare nel mio. Ha un senso? E ha un senso quello che ho scritto?

domenica 25 marzo 2012

funerali primaverili




Ma sarà vero che ci sono dei monaci giapponesi che raccolgono i petali caduti dagli alberi e li seppelliscono?

Me lo sono chiesto stamattina, nella solita passeggiata domenicale, nell'incrociare decine di alberi in fiore. Un vero spettacolo di colori e all'improvviso s'è sollevato un bel vento primaverile che s'è messo a scompigliare i rami e a spargere petali da tutte le parti. Sembrava neve e invece erano petali bianchi di pruno. A dir la verità, ora, vorrei un po' di pioggia, ma mi sono interrogato su che significato ha il gesto di seppellire i petali. 
Un gesto inutile? Una perdita di tempo? Niente di meglio da fare? 
E quanti gesti inutili facciamo nella nostra vita? E quanto tempo perdiamo? Meglio di che?
Mi hanno chiamato un'amica e un amico per darmi la notizia di un'altra caduta, meno spettacolare di quella dei petali ma che ora sento più dolorosa. E lui, recitando goffamente un finto dispettoso ottimismo, mi ha consigliato di scegliere un albero di pruno e  contare i fiori. E' quello che sto facendo, ma ora sta arrivando il buio, che devo fare?