domenica 19 febbraio 2012

scherno di carta


Oggi in treno ho preso il computer per scrivere un po'. Mi vengono sempre delle belle idee sul treno. Dei bellissimi inizi per racconti, romanzi, film che non completerò mai ma che raccolgo nella mia cartella "Illuso". Insomma, prendo il computer e appena acceso, comincio a scrivere di getto. L'inizio della storia è forte, coinvolgente e mi trascina per un'oretta buona. Appena finita la trance creativa sollevo lo sguardo e mio figlio mi sorride e riabbassa lo sguardo sul suo ipod touch e ricomincia a giocare. Al suo fianco un ragazzo cinese sfrega freneticamente il suo dito su uno schermo. Alla mia destra tre ragazzi indossano gli auricolari. Uno ascolta la musica, un altro osserva lo schermo appoggiato sul tavolino e il terzo muove il suo apparecchio come se guidasse. Il quarto posto è occupato da una  ragazza che sta filmando la neve che copre Bologna. Provo a vedere se c'è una connessione internet da usare liberamente e scopro che ci sono 25 possibilità di collegamento di cui 23 con il piccolo lucchetto accanto che indica l'uso di una password. Provo le due libere ma non riesco a connettermi.  Non so che fare. Potrei dirvi che al mio fianco c'è seduta una ragazza, l'ottavo passeggero, ma lei usa un media desueto che non ha uno schermo e non è elettronico: legge un libro di carta e perciò  rovina la statistica, e così non credo sia importante segnalare la sua presenza in questo post.

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