lunedì 3 ottobre 2011

diospero

E' successo la prima settimana di vita in Toscana. Paola mi ha dato la lista della spesa. Non l'ho letta subito ma accartocciata e infilata in tasca. Entrato alla coop mi sono frugato in tasca e ho ripescato il foglio. Apertolo ho cominciato a spuntare i nomi man mano che li trovavo e li buttavo nel carrello. Quando ho letto, tra la frutta, DIOSPERO sono stato colto dallo sconforto. Ho pensato a un errore ortografico, a uno scherzo.
Mi sono guardato attorno, ho letto tutti i nomi sui cartellini. Poi ho pensato a un nuovo frutto esotico. Niente. Mi sono appoggiato al carrello e ho pensato. Quante sono le cose che non conosco o che conosco con un altro nome. Qual è il nome giusto delle cose? E il nominare lo sconosciuto modifica la nostra vita? E' solo un problema di conoscenza. Chiamare le cose, nominarle, conoscerle ci tranquillizza.

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