mercoledì 5 ottobre 2011

i diritti degli imbranati

Stamattina ho preso l'autobus ed ero in ritardo e naturalmente anche l'autobus. Al primo semaforo l'autobus è in coda dietro due auto e un camioncino. Un paio di cicliste, giovani, sorpassano tutti e si mettono davanti al camion. Probabilmente stavano andando a scuola. Chiacchierano, si spingono e ridono. Viene il verde e loro non se ne accorgono finché qualcuno suona. Allora cercano di partire ma perdono l'equilibrio, si rimettono in sella e partono al rallentatore. Infine riescono a passare e imboccano la ciclabile. Il camioncino passa quando oramai il giallo si sta trasfigurando in rosso. Gli automobilisti suonano. L'autista dell'autobus impreca e sbatte la mano sul volante. Chi ha assistito commenta negativamente. Anch'io impreco guardando l'orologio e penso a quanto quelle due siano imbranate. Al terzo semaforo rosso le due ragazze attraversano la strada sulle strisce, le riconosco. Sono allegre, spensierate e ondeggiano al rallentatore. Sospiro e non posso fare a meno d'invidiarle.

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