martedì 31 gennaio 2012

freddo gelido

Stamattina sono uscito alla solita ora. Mi aspettavo un gran freddo ma non ho tremato. Passavano automobili ma nessun pedone. Dopo 50 metri non avevo ancora incontrato nessuno a piedi. Un gran via vai di fanali che illuminavano il vuoto. Nel sottopasso c'era una sola persona immummiata nel sacco a pelo invece delle solite due. Mi sono interrogato senza risposte su dove fosse la persona assente. Nessun pedone nel sottopasso, mai successo alla mattina. Per circa un chilometro e mezzo ho visto sfrecciare un ciclista ma nessuno che consumava le scarpe sull'asfalto. Al semaforo mi sono intristito per il continuo sfrecciare dei gas di scarico. Però ho visto il distributore dei giornali gratuiti, un cingalese infreddolito che infilava notizie nelle fessure dei finestrini. Ho attraversato la strada, la piazza e un incrocio. Finalmente ho incrociato un essere umano senza corazza. Un senegalese con un borsa  a tracolla gigante. Girato l'angolo che mi porta alla stazione ho trovato una guardia giurata e una signora che camminava guardandosi le scarpe. Col crescere dei passanti aumenta anche la temperatura. Il freddo smette di farmi compagnia e mi sento solo.

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