lunedì 19 dicembre 2011

boh

Oggi i miei figli hanno dato spettacolo. Nel senso che entrambi hanno fatto una prova, un saggio, appunto, uno spettacolo. Il grande suonava il flauto traverso in duo e nell'orchestra scolastica. La piccola faceva uno spettacolino teatrale con la sua scuola di teatro. Così a me è toccato di vedere I cavalieri della favola rotonda! Mia figlia faceva un ruolo secondario, un personaggio che si chiamava Boh e che a tutte le domande rispondeva, per l'appunto, boh. L'unica cosa è che doveva modulare i boh a seconda della risposta. All'inizio, quando mi ha detto il suo ruolo nello spettacolo, mi sono un po' risentito. Poi c'ho ripensato e ho immaginato fosse un ruolo da teatro dell'assurdo. Un godot che si materializzava. Oggi mi sono presentato con telecamerina, amichette(di mia figlia) e amor paterno. lo spettacolo è stato carino, la maestra è brava. C'era un solo bambino(gli altri, tutti a calcio!). E Boh non era per niente assurdo, era tenerina e imbarazzata. Quel boh modulato, esplicitato, recitato era una trovata fantastica. Ho applaudito assieme agli altri genitori e h pensato di far mia questa opzione. Userò molto di più il boh. Ci sono un sacco di domande a cui non ho voglia di rispondere e tante altre a cui mi sforzo di rispondere. Ora non mi farò più fregare, userò il boh. Anche nei momenti più impensati, sarà utile per un sacco di domande. Per esempio: Perché continuo a scrivere questo blog? C'è qualcuno che mi legge? E' importante? Perché non smetto? Per quanto tempo continuerò? Ne vale la pena? Boh, boh, boh, boh, boh, boh! BOH!

Nessun commento:

Posta un commento