domenica 4 dicembre 2011

grate

Mi piace andare a passeggiare allo stadio il giorno della partita. Mi piace per molti motivi e in tutti i momenti. Mi piace girarci attorno prima dell'inizio della partita quando c'è un sacco di gente che s'avvicina allo stadio. Prima arrivano quelli in auto e cominciano a parcheggiare in ogni spazio possibile e più tardi arrivano più s'allontanano dallo stadio ma non modificano la loro capacità d'inventare parcheggi fantasiosi. I vigili sono tutti attorno allo stadio, perciò non c'è punizione per le infrazioni. I motociclisti arrivano anche all'ultimo momento, anche loro parcheggiano dove capita e come capita. C'è qualche ciclista e all'improvviso tutto attorno alle grate i tifosi che si muovono in gruppi alla ricerca dell'entrata giusta. Le grate sono impressionanti, girano tutto attorno allo stadio e creano un effetto prigione. Oggi mi hanno fatto più impressione del solito perché sono andato a vedere la partita di rugby. Per andare al campo da rugby si passa per lo stadio  e uno degli addetti in pettorina gialla mi ha fermato per dirmi di non proseguire perché la via era bloccata dalle grate. Gli ho detto che andavo a vedere la partita i rugby e si è messo a ridere. Pioveva e arrivato al campo mi sono accorto che avevano levato le recinzioni attorno al campo, sostituendole con una palizzata di legno, alta poco più di un metro. Al ritorno ho guardato le recinzioni attorno allo stadio e il confronto mi ha fatto ridere. Il calcio limita, il rugby apre.  Ho, però notato una cosa. Nella prossimità dei varchi d'entrata c'erano parecchi ombrelli appesi. Probabilmente ai controlli avevano impedito l'ingresso degli ombrelli perché pericolosi. Quei tifosi avevano lasciato i loro ombrelli pensandoli persi o pensavano di ritrovarli? Questo dava un valore diverso alle grate, una motivazione più nobile: portaombrelli. 

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