giovedì 22 dicembre 2011

campanella vocale

Un bel sole, oggi. Finito il lavoro, dopo una passeggiata, un autobus  e la tramvia ho recuperato la bicicletta e me ne sono venuto verso casa. Faceva freddo ma tenevo il giubbotto aperto. Canticchiavo.
Sole, vacanze, natale. Ero un po' distratto. Pedalavo senza pensieri o con i pensieri riposti sulle nuvole. L'urlo mi è arrivato alla mente, come una pietra su di un vetro! Ho ondeggiato e recuperato l'equilibrio, mi sono voltato a sinistra per vedere cosa succedeva. Era come vedere una scena di un film. Quelle scene collettive al rallentatore, in cui si vedono le facce di una massa di giovani che corre. Ero davanti una scuola, non avevo sentito la campanella ma un urlo collettivo che tagliava in due il tempo. Da una parte quello scolastico, sospeso. E dall'altra il tempo libero delle vacanze. L'urlo chiariva bene la preferenza dei ragazzi. La gestione del tempo è spazio vitale. Loro per primi lo sanno. Il loro tempo è gestito  da altri: istituzioni(scuole), esseri umani(genitori, insegnanti), oggetti(giochi elettronici, telefonini, computer, televisione). Sapranno "liberarsi"? Speriamo, intanto devo riuscirci io!

Nessun commento:

Posta un commento