mercoledì 23 novembre 2011

ora et aspetta!

E' tornato. Stamattina, la sorpresa! E' tornato l'orario. E' riapparsa la tabella degli orari dell'autobus. Ha chiaramente funzionato la telefonata all'ufficio reclami della regione. L'ho vista per caso. ci sono passato accanto senza guardare. Poi una signora mi ha chiesto se sapevo quando arrivava l'autobus e stavo per dirle che non c'era l'orario indicando la tabella vuota sul palo. Invece, che sorpresa! Così ho guardato l'orario e ho scoperto che l'autobus era in ritardo. Ho sorriso. Non so perché, non c'è nulla da sorridere per un ritardo. C'ho pensato e forse era il fatto di poter quantificare il ritardo. Di potermi arrabbiare e avere un base per poter protestare. Marisa, che aspettava l'autobus con me, mi ha detto "Che sorridi? Io sto male. Era meglio quando sapevo che era in ritardo." Non mi sono messo a pensare alla differenza psicologico-culturale tra femmina e maschio. Non ho pensato al bisogno di scaricare la frustrazione di dover andare al lavoro. Non ho soppesato la mia sacca di sadismo. ho solo soppesato il ritardo e come comportarmi. Un autobus era alle 8,07 e uno alle 8,17 e l'autobus è arrivato alle 8,13. In ritardo o in anticipo. Sono scoppiato a ridere e ho lasciato perdere. Ma mi è rimasta una domanda irrisolta. Cos'è meglio: ignorare o conoscere?

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