lunedì 14 novembre 2011

sesso e religione

Sabato sono andato alla cresima della figlia di un amico. Ho viaggiato fino in Veneto, mi sono goduto la serata di venerdì tra amici politici, a discutere. Ho mangiato un sacco di cibo veneto e bevuto del vino veneto, anche un vin brulé. Sabato sono andato anche in chiesa in un paese vicino al mio paese d'infanzia. Un chiesone pieno zeppo di persone e così ho dovuto stare in piedi e anche i miei piccoli. Due ore in piedi in chiesa...se esiste il paradiso mi ci sono avvicinato un pochino. Non ho visto nessun gesto di carità cristiana da parte dei cristiani con posto a sedere. Io ero proprio di fronte a un espositore. Appesi c'erano diversi pieghevoli che esprimevano una domanda in copertina sulla preghiera e sulla morte e sulla malattia e sul sesso e... Accanto a me c'era una quarantenne che pregava soffrendo sui tacchi. Bionda, vestita di bianco, teneva sotto controllo un bimbetto che si agitava avanti e indietro. Conosceva tutte le preghiere e le diceva con un certo impegno. Però dopo un'ora ha allungato una mano e ha preso un depliant: Il piacere, che importanza ha? L'ha letto con una certa attenzione e poi l'ha rimesso a posto. Dopo altri venti minuti di preghiere ha notato un altro depliant: vivere la propria sessualità. S'è avvicinata, l'ha preso e ha cominciato a leggerlo e non l'ha rimesso a posto. infine la messa è finita e ce ne siamo andati in pace. Incuriosito, prima di uscire ho preso qualche depliant. Ai miei tempi non c'era tutta quest'informazione in chiesa, anzi, neanche fuori.  

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