domenica 27 novembre 2011

orgoglio di pietra

Stamattina, in realtà meglio dire a mezzogiorno, sono andato a prendere mia figlia e una sua amichetta all'uscita da messa. Io non vado a messa, non perché dio in sé non mi affascini. Appunto mi affascina ma il fascino ha poco a che fare con la fede. Penso d'essere un cristofilo, Cristo mi piace abbastanza, in particolare i suoi punti deboli, descritti anche nei vangeli apocrifi. Ma torniamo a noi, per aspettare mi sono messo in un posto discosto: pratino, sotto un cipresso, seduto su un cubo di pietra, che stranamente non è freddo. Preferisco questo posto allo stare davanti alla chiesa. Le porte sono di vetro e mi mette a disagio vedere l'interno ed essere visto. Arrivano tre uomini, il primo tocca le pietre del muro, indica le lastre che disegnano un sentiero sull'erba tra gli alberi. Dice: "L'avevo detto che le radici avrebbero spostato le pietre!" "Ma in quanti eravate?" Chiede chi l'accompagna. "Eravamo in 5. E' stato un lavoro lungo! Ma guardate ora!" Risponde il primo uomo. "Quanto tempo fa l'avete fatto?" Chiedono. Non capisco la risposta ma io ci vengo da almeno 6 anni.".....a dei privati. Avremmo chiesto una cifra..." Dice uno degli accompagnatori. Il primo uomo si ferma e con orgoglio dice:"E' proprio un bel lavoro." Un gran bel lavoro! Un bel muro di pietra!" Dicono i due uomini. Giro la testa e mi guardo attorno. E' vero, è proprio un bel muro, un gran lavoro. Ci sono passato un sacco di volte. Mi ci sono seduto ad aspettare. Ma non avevo mai considerato che qualcuno l'aveva fatto e che ne fosse orgoglioso. Per quell'uomo non è stato solo un lavoro qualsiasi, per prendere dei soldi. Lì c'ha visto qualcosa, ha vissuto un periodo di duro lavoro e ora c'è tornato a mostrarlo con orgoglio. Spero che gli abbia fatto piacere che ci fosse un uomo lì seduto, a godersi il posto.    

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